lunedì 28 giugno 2010
Un Amico consiglia...
Non rendere partecipe nessuno delle cose che fate, ma solo che si sappia che hai un tesoro e chi è quel tesoro che stai vivendo .. i tesori non si nascondono e se lo si fa è solo per paura che si possano perdere .. ma non è questo il caso .. sbandiera a tutti la tua felicità, ma conserva il riserbo sulla vostra vita privata...
domenica 27 giugno 2010
Respiro Suo.
Labbra sulla pelle calda, segnata
saliva che cola sul viso
e una mano la spande a cancellare il trucco
mentre le labbra cercan quelle dita
respiro che si interrompe ad una stretta
la gola tra le Sue mani
il tuo respiro Suo....
Metti la cera, togli la cera :)
Regole basilari:
1- preparare la pelle con della crema idratante; una volta assorbita aggiungere una crema all'ananas o aloe vera in abbondanza.
2- per iniziare candele lunghe e fine con un diametro max di 10 mmm
3 - candele bianche, non alle essenze mantengono la temperatura della cera di 5° più alta non scegliere candele al miele o alla cera d'api sono ustionanti!!!
4- inizire a versare solo una goccia all'atezza di 20 cm sul lato interno del proprio polso e capirne l'intensità aumentare se insopportabile...
5- la sensazione deve essere un breve piccata seguita da uno sciamare del calore
6- le altre goccie a seguire intorno alla prima, formado una rosetta, una volta formata concentrarsi sul centro avvicinando la candela questa darà una senzazione di piacevole calore che scorre.
7- non inziare con parti troppo sensibili come il clitoride o i capezzoli
8- iniziare con la parte dei glutei all'atessa della 3 sacrale circa un palmo sopra l'osso sacro, altra zona è quella dello sterno.
Osservare con attenzione la cera solidificarsi sul corpo
cogliere la dolce stretta alla pelle di lei
con la punta del frustino solleticare le zone coperte
con attenzione, senza staccare le gocce rapprese
con un colpetto appena piu deciso solevare uno strato di cera
con un secondo colpo farla saltar dal corpo
osservare con fierezza la zona arrossata e tondeggiante
cogliere la dolce stretta alla pelle di lei
con la punta del frustino solleticare le zone coperte
con attenzione, senza staccare le gocce rapprese
con un colpetto appena piu deciso solevare uno strato di cera
con un secondo colpo farla saltar dal corpo
osservare con fierezza la zona arrossata e tondeggiante
giovedì 24 giugno 2010
domenica 20 giugno 2010
giovedì 17 giugno 2010
mercoledì 16 giugno 2010
Ti offro da bere dal mio calice.
Poggio la mia mano sinistra sotto il tuo mento per proteggerti dalle gocce, come si farebbe con una bimba. Ma la vista di una goccia rosso rubino che supera la mia barriera mi colpisce allo stomaco… la lecco via del tuo mento e prendo a succhiarti, baciarti, morderti le labbra e le guance, con violenza, quasi con affanno, mentre ti agiti trattenuta dalle cime per cercare di raggiungermi e ricambiare i morsi..."
Poggio la mia mano sinistra sotto il tuo mento per proteggerti dalle gocce, come si farebbe con una bimba. Ma la vista di una goccia rosso rubino che supera la mia barriera mi colpisce allo stomaco… la lecco via del tuo mento e prendo a succhiarti, baciarti, morderti le labbra e le guance, con violenza, quasi con affanno, mentre ti agiti trattenuta dalle cime per cercare di raggiungermi e ricambiare i morsi..."
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Un atto così semplice e naturale...
Invece, attraverso la consapevolezza del proprio respiro, la meditazione offre consapevolezza di sé.
Il controllo del respiro...
Del respiro di una donna che si doni...