venerdì 21 maggio 2010

Manualino per tutti! :D

Il testo è OVVIAMENTE ironico!

Da:
( http://comando101.splinder.com/post/16140721 )
in collaborazione con:
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(Rinomato Master Ego)

Tutto ciò che avreste voluto chiedere sul bdsm e non avete mai chiesto (sottotitolo: Come ti catturo la schiava e come ti accalappio il Master)

Fermo restando che nella casistica vi è una infinita varietà di schiave e i Master che si dividono, da una matrice di partenza ad una infinità di sottomenù, cercheremo di analizzare i principali tipi di approccio onde individuare, per un buon uso del manuale, le caratteristiche salienti che certamente vi porteranno al compimento dell’impresa.

La schiava “pret à porter” trattasi classico tipo dozzinale da grandi magazzini, non interessa eccessivamente come calzi, notoriamente le piace giocare alla schiava, ne è attratta, sente il bisogno di una certa attenzione per cui con un tallonamento non eccessivamente dispendioso è disponibile facilmente. L’importante è farle credere che il suo senso di troiaggine abbia una rivalutazione nella slavery, ha bisogno di un auto convincimento di se stessa per giustificare le proprie voglie.

La schiava “vorrei ma non posso” si distingue nettamente in due sotto tipi, quella che vi pende letteralmente dalle labbra dicendo si ad ogni cose che le vorreste far provare, che incalza chiedendo descrizioni e domandando spesso: “cosa mi faresti?”
Spesso si masturba eseguendo ordini ma evita accuratamente di farsi vedere. Vi appartengono le casalinghe frustrate, badate bene frustrate e non…FRUSTATE che amano un rapporto virtuale che termina con lo spegnimento di un pc. Notoriamente da costoro non riuscirete nemmeno ad avere un eventuale numero di cell quindi da escludere il tentativo di accalappiamento salvo non gradiate un qualcosa di puramente virtuale.

La schiava “Appartengo a Lui” secondo tipo del sottomenù, da non confondere assolutamente con una Vera Schiava è quella che sbandiera continuamente il proprio stato, esiste solo il Suo Padrone che la ha capita profondamente ed è il solo a saperla condurre.
Molto difficile da distinguere da una Vera Schiava per la convinzione con cui asserisce le cose, si presta facilmente a mostrarsi in cam, obbedire al cell ed anche masturbarsi eseguendo ordini vari. Se si richiedono determinate fotografie le esegue e le invia.
E’ un soggetto notoriamente ingannevole per la perizia camaleontica con cui trae in errore un aspirante Padrone. Sa mischiare perfettamente realtà a fantasia, spesso lei stessa arriva a crederci in una forma di auto convincimento. Soggetti simili spesso hanno l’abitudine di cercare più di un Padrone per sentirsi appagate e poi, nel momento di eventuali incontri addurre le scuse più fantasiose, tipo incidenti al coniuge, impossibilità di liberarsi dal lavoro e giurano che ogni volta che non accadrà più. Arrivano persino a programmare incontri nei minimi particolari per poi farli saltare il giorno prima. L’esca per prenderla è farla sentire sicura, darle spago facendole intendere un continuo interessamento ma non pressarla causandone ansia.
Bisogna individuare le sue fantasie ed i suoi desideri, parlagliene ed ampliarle dandole la sensazione di poter scegliere di vivere, quando si sente pronta, proprio ciò che più desidera. Il rischio che si corre è la classica romana “sola”, e tempo perso nulla di più.

La “schiava per gioco” .Normalmente è una donna che ama vivere il bdsm sospesa in un senso ludico che non la coinvolga al di fuori di questo. Pronta a comportarsi da schiava ma, sempre e solo, in un ambito fisico-mentale concentrato principalmente nella realtà di un incontro. Gradevolmente disponibile in un reciproco scambio di appagamenti non fa reali discorsi di Appartenenza se non in un determinato contesto al di fuori del quale non esiste slavery. E’ in realtà una persona che gode, sessualmente, di determinate situazioni e decide di “Appartenere” ad un Padrone solo perché le piace un certo rapporto. Divide nettamente le sue pulsioni segrete ed il suo piacere tra quelle che sono le sue occupazioni ufficiali ed il suo essere “schiava”. Notoriamente, molto onesta e chiara nelle sue cose, specifica chiaramente cosa è disposta ad accettare o meno e a “provare” con riserva. In questo caso, basta parlare chiaro, il resto può subentrare o meno ad una conoscenza de visu.

La schiava “impegnata” colei che vuole capire le sue profondità e desidera trovare un Master che sia al suo livello, parla con buona espressione culturale, legge molto e si esprime citando testi od autori, tende a testare il Padrone con un vero e proprio esame di erudizione, ti scruta e ti giudica. Spesso colloquia in modo incomprensibile su cose indefinite di come desidera postare un rapporto Dom/sub sino a portare il Padrone a domandarsi se un frustino è consapevole dell’impatto e quali possano essere le conseguenze nel mondo della conoscenza. Si consiglia una tattica un po’ distaccata e l’aria del vecchio Padrone snob ma si eviti una pronuncia blesa che potrebbe essere interpretata erroneamente. Possibilmente iniziate a parlare in modo ancora più ermetico, non vi capirete voi stessi ma neanche lei sino al punto che dedurrà che volate molto alto e la affascinerete.

La schiava “So tutto del bdsm” si presenta esperta spesso reduce da altre esperienze tende a parlare usando terminologia inglese ed inarca il sopracciglio se, malauguratamente, parlando di una ball gag voi pensiate si riferisca, in una pronuncia errata, ad una scenetta da cabaret. Spesso si presenta con notevoli referenze citando il Karada ed il Sukaranbo, attenzione a non confonderli con dei prelibati piatti di cucina cinese, rischiate di perdere punti faticosamente accumulati. Ricordatevi che il “cane” non è il suo barboncino ma un bastone flessibile atto alle punizioni.
Spesso vi verrebbe voglia di chiedere le referenze, non fatelo, vi potrebbe sciorinare una lista molto lunga in cui voi vi domandereste: Ed adesso cosa le faccio fare?
Soggetto che spesso crea una forma di ansia nei Master facendoli sentire dei poveri ignoranti che non comprendono nulla, per lei il bdsm non è solo espressione di Possesso e Sottomissione ma anche tecnica con regole molto rigide. Prima di Iniziare la vostra manovra di accerchiamento abbiate cura di ripassare tutto il vocabolario inglese del bdsm, studiare attentamente le terminologie e ripassare il bondage, solo allora potrete tranquillamente destreggiarvi .

La schiava …”ex schiava”. Uno dei casi più difficili, trattasi di soggetti che provengono da una unica precedente esperienza e si dividono anche loro in due sottomenù principali.
Nel primo caso trattasi di abbandono da parte del precedente Padrone per le cause più disparate, si guardano attorno cercando di riempire quel vuoto ma ricadono nella casistica del “caro estinto” . Qualunque cosa facciate ed in qualunque modo vi propiniate non sarà mai alla Sua Altezza, Egli era il Padrone dei Padroni, il Master Eccelso, quello che lei sentiva dentro sino nelle viscere.
E’ come competere con un fantasma, l’allontanamento dal suo precedente Padrone, invece di creare un distacco, ne rafforza la sua ostinazione nel desideralo al punto di foderarle gli occhi e creare un senso di maggiore dipendenza da Lui, Molto più facile combattere una realtà che l’ingigantimento della proiezione del suo pensiero, vi è solo la speranza di riuscire, lentamente, ad esserle vicino e con pazienza farle comprendere che è inutile macerarsi in questo ma accettare di ripartire da zero senza preconcetti e paragoni.
Sempre appartenente a questo menù, vi è la ex schiava che è andata via di sua volontà. Soggetto totalmente differente, spesso parla male del suo precedente Master, lo declassifica agli occhi del nuovo pretendente, fa letteralmente la ruota incensando il nuovo e facendo leva sul suo Ego. Si propone molto disponibile e con aria innocente dichiarandosi pronta ad essere guidata perché finalmente è arrivato Lui che ha saputo rispettarla, comprendere le sue pulsioni ed è sicura che solo Lui è in grado di farla sentire davvero la Sua schiava ogni giorno di più.
In realtà, spesso, questo tipo di soggetto ha tentato lo stesso gioco con più di uno ma è stata o scaricata o semplicemente si è fatta i suoi conti. Dato che è lei stessa a cercare un Padrone basta semplicemente darle corda senza nessuna fatica se non un po’ di presenza e di ordini.

La “schiava per amore” soggetto delicato, perché non trattasi di una schiava che successivamente si è innamorata del Suo Padrone ma che accetta la slavery per amore. In realtà non è una vera schiava ma una donna che si è innamorata di un Master e pur di averlo giunge al compromesso di farsi Sua schiava. E’ indubbiamente una donna da ammirare perché pur avendo una base blanda sotto il profilo bdsm arriva a comportarsi come una schiava pur di esserGLI a fianco, accettando cose che non tollererebbe da nessun altro uomo. A livello non coscio spera di essere sempre la “favorita” ed è spesso gelosa delle altre schiave ma deve fare buon viso a cattivo gioco, sa che altrimenti lo perderebbe e verrebbe cacciata. Ha in se spesso una forma di autodistruzione in cui più viene trattata male più si allontana per poi ritornare. E’ un elastico che si tende continuamente e poi si accorcia con un punto di rottura indefinito. In questo caso non esiste nessuna tecnica, o è innamorata di voi o niente.

La ”schiava innamorata” caso opposto in cui l’amore nasce successivamente o contestualmente ad un rapporto bdsm. Rapporto bellissimo ed impegnativo basato su una sincerità assoluta ed un sentimento reciproco in cui il Padrone e la sua schiava iniziano un percorso insieme. Qui non vi sono tecniche,si segue il cuore e la mente.

La “schiava…schiava” . Quella che molti Padroni desiderano, obbediente, devota, pronta e consapevole nel suo “ruolo”, di assoluta fedeltà e correttezza, da’ il piacere di prenderla per mano e condurla, aprirle le varie porte e portarla sempre un passo avanti, lentamente ma inevitabilmente, dona davvero se stessa nel compiacere il Suo Padrone perché questo è il suo desiderio ed il suo piacere. Portarla a questo livello implica una attenzione continua, dentro e fuori la slavery, basta una flessione in questo per rischiare di vanificare l’educazione di mesi. Bisogna averne molta cura ma data la rarità e la preziosità è un tipo di schiava molto ricercata.

La “schiava 24/7”, uno dei tipi più difficili da gestire, praticamente coinvolge la convivenza, in linea di massima credete Voi di averla presa ma in realtà vi ha scelto lei. Vi ha valutato e ponderato accuratamente, sino a decidere che sarete un buon Padrone e compagno di vita. Ciò che chiede per essere catturata è “semplicemente” La Vostra assoluta dedizione a lei, pur comprendendo che possiate avere altre schiave. E’ un rapporto difficilissimo da realizzare e si può attuare solo quando vi siano coinvolgimenti totali.
Presenta però alcune difficoltà, nella vita ordinaria potrebbe capitare una inversione di ruoli e sentirvi rispondere, in caso di mantenimento della casa, stiratura camice, conduzione degli eventuali pargoli a scuola…: Non sono mica la tua schiava.
Questo indubbiamente potrebbe generare confusione e smarrimento in un Padrone. Si raccontano sottovoce di casi tristissimi di Master ridotti a swich sino a passare completamente nel ruolo di schiavo.


Passiamo ora ai Padroni, Master, masterucci, e cuccatori


Il Master “Storico” quello che non manca di ribadire che Lui, prima di internet e dei cellulari doveva faticare a trovare una schiava, allora si che erano tempi, fermo posta e gettoni da cabine. Vanta sempre dei trascorsi in cui il suo essere Padrone affonda nella notte dei tempi, in culla già si divertiva a fare pipì in faccia a chi si chinava per guardarlo e se si metteva una cosa in testa dovevano dirGLI di si.
Nei suoi giochi con le bambine non si giocava al dottore ma si faceva il “medical” ed amava tirare loro i capelli o legarle, mica giocava agli indiani. Modo di catturarlo è mostrarsi estasiate da tale sua precocità.

Il Master “Cuccia cagna” ti chiarisce subito che non sei nulla, che indubbiamente sei una schiava ed il tuo ruolo è squisitamente sessuale, ama alzare la voce e se tenti una sola obiezione ti ritrovi un manrovescio perché una schiava non deve obiettare ma solo obbedire. Molto indicato per chi desidera un rapporto modello “oggetto”, per averlo basta dichiararsi pronte a tutto.

Il Master “Ego” trattasi di Padrone con un profondo senso di incentramento su se stesso, Copernicano convinto si identifica con il sole con una notevole punta di vanità. Si pasce del suo stato e si alimenta del Suo esercizio del Potere nei confronti di una eventuale schiava. Non manca mai di rimarcare la Sua forza in una forma di Autoconvincimento in realtà spesso nasconde una fragilità emotiva da cui rifugge e nasconde. Per accalappiarlo incensarlo continuamente mostrandosi disposte a seguire ed eseguire ogni suo ordine.

Il Master “Impegnato” colui che di questo ne ha fatto uno studio, si muove Agevolmente fra le varie conoscenze bdsm e discorre di ciò che genera il desiderio di essere Padroni o slave. Cerca di capire ma principalmente di spiegarvi che il bdsm non è una deviazione della libido ma una cosa naturalissima dell’essere umano.
Sicuramente voi non vi rendete conto ma in tutte le famiglie si vive bdsm, solo che Non lo è alla luce del sole. Conquistarlo significa iniziare a seguire tutti i suoi ragionamenti senza addormentarvi, ricordatevi però, per fare bella impressione, di porre ogni tanto una domanda per far notare il vostro interesse.

Il “Master doppio nick” , classico da conoscenze virtuali, si traveste abitualmente per Cuccare, usa la tecnica del pescatore, cambia amo ed esca e li pone a ciondolare nel web contemporaneamente, è un camaleonte di natura, in questo modo può catturare prede differenti che non avrebbero abboccato all’altra esca. Lì non siete voi a volerlo prendere: siete la preda.

Il “Master parlo chiaro” rifugge da ogni responsabilità, mette le mani avanti dicendo IO sono così e vi prospetta incontri in cui vi educherà come desidera senza interferire ma poi parla di Appartenenza. In realtà non si capisce cosa vuole se solo usarvi fisicamente dando sfogo ai suoi lati sadomaso o volerli anche giustificare per poi ritrarsi di fronte ai suoi impegni dicendo che rispetta la vostra vita privata.
In realtà spesso, nonostante parli di tale rispetto, da ordini che si sovrappongono al Privato. Per averlo basta semplicemente assecondarlo o, far finta di farlo quando non ne avete voglia.

Due parole serie ora, questo non vuole essere un piccolo bignami ne tanto meno un vero vademecum, vi sono Master e schiave serissimi che amano il bdsm e lo attuano nelle forme in cui sentono di farlo, forse egoisticamente perché ognuno di noi cerca qualcosa, PRENDE qualcosa, sia esso Padrone o schiava, alcuni DANNO anche, altri, nel loro egoismo non sono in grado di farlo ma ognuno trova in chi incontra il suo appagamento fatto di mille cose diverse. Ognuno sia Consapevole di questo e lo accetti. Nel bdsm ed in coloro che ne fanno parte vi può essere di tutto, lo si può vivere con due belle bistecche dinanzi gli occhi o avendoli ben spalancati. Vi potete trovare il piacere fisico semplicemente o anche quello mentale, e alcuni fortunati, punto di vista personale, può anche fondere l’amore con questo modo di essere, altri magari lo rifuggono per paura di sentirsi deboli o perché la loro mente in questo è dissociata.

L’importante è basare ogni cosa sulla sincerità e non mere parole, il vero coraggio è quello di mostrarsi realmente ciò che siamo e ciò che siamo, come Padroni o come schiave non è la perfezione.


2 commenti:

  1. veramente ben fatto.....soprattutto l'ultima parte!! qualunque cosa si cerchi bisogna sempre essere sinceri...sara' piu' difficile ottenere cio' che si vuole ma allo stesso tempo sara' anche piu' appagante

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  2. Fantastico! Mi sono molto divertita... ma quanto fa anche meditare ;-)
    Grazie

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